Paroni, Anima Delle Bestie - Impugnata Spirituale Coi Principj Della Metafisica

Paroni, Carlo.

Anima Delle Bestie – Impugnata Spirituale Coi Principj Della Metafisica, E Provata Materiale Con Quelli Della Fisica.

Udine, Per Li Fratelli Gallici, 1774. 14.6 cm x 21 cm. VI, 254 pages. Original Softcover / Interims-Cardboard of the 18th-century publisher. Very good condition. Interior bright and clean.

PARONI CARLO (1725 – 1800) Medico

Nacque a Udine intorno alla metà del XVIII secolo. Studiò medicina a Padova in un momento di grande fermento, quando sulla cattedra di anatomia si avvicendarono Giambattista Morgagni, fondatore dell’anatomia patologica, e Leopoldo Marcantonio Caldani, che con i suoi manuali, le Institutiones, diffuse in tutta Europa i nuovi orientamenti fisiologici e i nuovi metodi di ricerca. Caldani, personalità con il quale il P. rimase in contatto anche dopo la laurea, insegnò fino al 1805 anatomia e medicina teorica e per un breve periodo tenne anche la cattedra di “De moribus mulierum, puerorum et artificum”, che poi passò a Luigi Calza. Rientrato in patria, il P. esercitò la professione medica a Udine, risiedendo verosimilmente in borgo Poscolle; qui, infatti, «l’ecc. Carlo Paroni» possedeva diversi stabili. Morì alla fine del primo decennio dell’Ottocento. Il medico friulano partecipò attivamente al dibattito scientifico e culturale dell’epoca, dando alle stampe le sue riflessioni sui temi più dibattuti del secondo Settecento a cui fecero seguito apprezzamenti, ma anche pesanti critiche su riviste italiane ed europee. Nel 1774 uscì l’Anima delle bestie, un trattato organizzato in due sezioni dove l’autore cercava di confutare l’opinione secondo la quale gli animali avevano un’anima e di dimostrare la tesi cartesiana della natura puramente materiale delle bestie. In Europa questo contributo ebbe un immediato riscontro: fu ad esempio recensito sulla rivista dell’Accademia degli Scienziati di Gottinga («Göttingische Gelehrte An zeigen») e su «The critical Review, or, Annals of Literature». La cattiva accoglienza ricevuta dal «Supplimento all’Efemeridi letterarie di Roma» lo indusse a replicare con una lunga Lettera inviata alla stessa rivista. Pochi anni più tardi, nel 1779, il P. pubblicò una dissertazione intitolata Il germe umano fecondato ed animato, dedicata all’arcivescovo di Udine Giangirolamo Gradenigo, con la quale il medico si schierava apertamente tra gli “ovisti” o “preformisti”, ovvero tra coloro che sostenevano l’ipotesi che il corpo umano fosse già presente, «in miniatura», nell’ovulo femminile e che con la fecondazione si innescasse solo la crescita, ritenendo che in quel momento «è probabilissimo che subito per divino volere a lui si unisca l’anima». Con la Lettera sull’innesto vaccino (1802), il P., offriva anche un suo tempestivo contributo alla fase sperimentale della somministrazione del vaccino contro il vaiolo: nel 1796 Edward Jenner, infatti, aveva inoculato per la prima volta in un bambino materiale estratto da una pustola di una mucca colpita da vaiolo vaccino dimostrando che questo lo rendeva immune al vaiolo umano. Durante l’esercizio della sua professione a Udine il P. dovette affrontare una grande amarezza, quando morì un suo paziente, Giacomo Zambelli, e fu accusato di non aver tenuto conto dei suggerimenti di un collega. Il medico friulano si difese pubblicando la Storia apologetica sopra una malattia, indirizzata evidentemente ai suoi concittadini allo scopo di salvaguardare la propria credibilità, ma gli fu contestata superficialità nell’analisi dei sintomi e una ambigua semplificazione dell’eziologia della malattia descritta nella Storia e in conclusione di occuparsi troppo di speculazioni filosofiche piuttosto che di applicarsi nello studio clinico della patologia. (Source: Dizionario Biografico dei Friulani – Autore: Stefania Villani)

EUR 375,-- 

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Paroni, Animma Delle Bestie: Impugnata Spirituale Coi Principj Della Metafisica
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